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La blefaroplastica è uno degli interventi di chirurgia oculare ad oggi più praticati e sicuri. Consente risultati eccellenti nella pressoché totalità dei casi e, se eseguita da un valido chirurgo, dalle complicanze davvero minime.
A seconda che coinvolga la parte superiore o inferiore dell’occhio, si distingue in blafaroplastica superiore ed inferiore, eventualmente associate fra loro.
La blefaroplastica é la soluzione ideale per chi soffre di un innaturale abbassamento delle palpebre superiori (ptosi palpebrale) e di un eccessivo accumulo di grasso nella parte inferiore dell’occhio (le cosiddette borse) con o senza comparsa di occhiaie.
La funzione della blefaroplastica è duplice:
- consente all’occhio di riacquistare la piena funzionalità visiva. Spesso infatti la ptosi impedisce al paziente di tenere le palpebre aperte riducendo notevolmente o del tutto il campo visivo. Se congenita, cioè presente dalla nascita, la ptosi causa nei bambini notevoli disturbi come l’ambliopia o un generale ritardo nello sviluppo proprio per la limitazione dell’organo visivo;
- ridona al viso un aspetto fresco e riposato. La ptosi e le borse disturbano l’armonia e la freschezza del volto conferendo un aspetto triste e precocemente invecchiato anche alle persone più giovani.
Di norma già dopo 15 giorni dall’operazione il paziente può apprezzare i risultati estetici.
Blefaroplastica superiore
La blefaroplastica superiore è un intervento di breve durata (circa 30 – 45 minuti) da eseguirsi in regime di day hospital. Previa anestesia generale o locale a seconda delle condizioni e dell’età del paziente, consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle e delle piccole borse di grasso presenti nella palpebra superiore e responsabili della ptosi.
Successivamente all’intervento, di norma del tutto indolore se non per il fastidio delle punture di anestetico, il paziente dovrà seguire alcuni semplici accorgimenti: dormire per le prime notti su due cuscini, quindi con la testa un po’ rialzata, per ridurre l’edema e il gonfiore nelle prime ore ed utilizzare impacchi di ghiaccio con continuità durante la giornata.
Dopo 3, 4 giorni vengono rimossi i punti e dopo circa una settimana, dieci giorni il paziente può tranquillamente riprendere la propria vita sociale e lavorativa.
Blefaroplastica inferiore
L’intervento di blefaroplastica inferiore consiste nella rimozione degli accumuli di grasso ( comunemente detti “borse”) nella zona sottociliare inferiore. Una piccola incisione a livello del bordo ciliare consente al chiurugo di aspirare gli accumuli di grasso delle tre borse localizzate in questa regione.
A differenza di un tempo in cui l’operazione aveva un più spiccato carattere “ demolitivo” e tale da poter creare complicanze come gli antiestetici “infossamenti” al posto delle borse sotto gli occhi, oggi le tecniche di blefaroplastica inferiore hanno assunto una forma conservativa e decisamente meno invasiva per il paziente.
Il grasso orbitario viene cioè asportato solo in minima parte e viene poi distribuito a livello delle logge inferiori, limitando i cedimenti dei muscoli della zona sotto orbitale. Anche l’intervento di blefaroplastica inferiore viene eseguito in day hospital con anestesia locale e, solo nei casi più complessi, con anestesia totale. Della durata di circa un’ ora, un’ora e mezza non è doloroso.
Blefaroplastica transcongiuntivale
Gli interventi sopra descritti utilizzano la tecnica transcutanea che consiste nel togliere due sottili lunette di pelle ed il grasso in eccesso nelle zone interessate. L’incisione viene effettuata lungo tutto il margine della palpebra, circa 2 mm al di sotto del margine. Una nuova tecnica denominata blefaroplastica transcongiuntivale consente di ottenere risultati ottimali, specie nella parte inferiore dell’occhio..
Questa metodologia non contempla suture ed è indicata nei casi di borse adipose senza eccesso di cute; è dunque indicata per le persone non necessitano di rimodellamento della cute e del muscolo.
La differenza consiste nel fatto che l’incisione viene effettuata all’interno della palpebra, nella piega della congiuntiva: in questo modo non sono visibili cicatrici esterne e non è necessario nemmeno suturare la ferita poiché la mucosa della congiuntiva è in grado di saldarsi in brevissimo tempo senza problemi.